Il trabucco era una macchina da lancio azionata da un contrappeso, usata negli assedi per demolire le strutture murarie con palle di pietra. Il proietto del trabucco aveva una traiettoria molto arcuata e poteva arrivare a 400 m. Con un contrappeso di 6 tonnellate, la macchina poteva tirare palle di 125 Kg a una distanza di 175 m con una velocità di 180 Km orari.

La cadenza media di tiro era di due colpi ogni ora.

Due miniature della Nuova cronica di Giovanni Villani (1300-1348), raffiguranti rispettivamente l’assedio di Fucecchio da parte dei ghibellini di Firenze (1261) e la conquista di Poggibonsi da parte delle truppe di Carlo I d’Angiò (1267), riproducono altrettanti trabucchi. Nella prima la macchina è colta nel momento di scagliare il proietto, sebbene appaia disegnata con il braccio e il contrappeso verticali, ovvero nella posizione di riposo. Nella seconda è invece raffigurato, in primo piano davanti a una torre da assedio, un grande trabucco a ruota pronto per il tiro, con la frombola caricata distesa nella slitta di lancio.

Assai frequente doveva essere l’uso di tale macchina anche in ambito subalpino. Al riguardo meritano di essere menzionate le parole del cronista astigiano Guglielmo Ventura il quale, narrando l’assedio posto dagli alessandrini al castello di Viarigi nel 1315, ricorda come essi ebbero ragione dei difensori dopo due mesi di attacchi «cum manganis et trabuchis».

The trebuchet was an engine operated by a counterweight, used in sieges to demolish the walls with stone balls. The projectile’s trebuchet had a very arched trajectory, with a range of 400 m. With a counterweight of 6 t, the machine could pull balls of 125 Kg at a distance of 175 m with a speed of 180 Km/h. The average rate of fire was two shots per hour.

Two miniatures of Giovanni Villani’s Nuova cronica (1300-1348), representing respectively the siege of Fucecchio by the Ghibellines of Florence (1261) and the conquest of Poggibonsi by the troops of Charles I of Anjou (1267), reproduced many trebuchets. In the first one, the engine is caught in the moment of shooting the projectile, although it appears drawn with the arm and the counterweight vertical, in the rest position. In the second one is depicted a large wheel trebuchet in the foreground, ahead a siege tower, ready to shoot with a sling loaded in the launch rail.

This engine was used very often in Subalpine area. In this regard, it is worth mentioning the words of Guglielmo Ventura, a chronicler from Asti, telling the siege of the castle of Viarigi by Alessandria soldiers in 1315, and recalling how they conquered the fortress after two months of attacks «cum manganis et trabuchis» (with mangles and trebuchets).