Le miniature, della metà del XIII secolo, illustrano gli episodi biblici della sconfitta di Giosuè da parte di Ai e dello sterminio degli Ammoniti guidati da Nacas. Com’è consueto, le rappresentazioni sono attualizzate all’epoca di realizzazione e mostrano pertanto azioni militari condotte con armi, equipaggiamenti e tecniche tipicamente medievali.

Entrambe raffigurano due scene d’assedio e il dato comune che emerge, al di là della resa concitata dello scontro, è l’utilizzo esclusivo, da parte dei difensori delle torri porta, di archi e balestre. In realtà, spesso si faceva ricorso ad armi più potenti anche nella difesa appostata, come grandi balestre «a torno» (ne sono documentate nel 1376 nel castello di Casale), petriere e briccole (se ne vede una raffigurata anche nella miniatura che illustra lo sterminio degli Ammoniti), nonché, eccezionalmente e solo nel caso di complessi militari più articolati rispetto alla semplice torre, trabucchi.

Bisogna tuttavia osservare che l’uso di archi e balestre manesche presentava, nel caso della difesa di una torre, innegabili vantaggi: una maggiore flessibilità e adattabilità all’evolversi dello scontro, nonché una maggiore precisione e rapidità di tiro – per quanto i danni che tali armi erano in grado di infliggere fossero relativamente modesti. Non bisogna peraltro dimenticare come, in situazioni belliche, la sommità della torre venisse rinforzata con bertesche e incastellature lignee utili anche alla difesa piombate o, quantomeno, con pannelli basculanti in legno (i mantelli) incernierati tra i due merli successivi, il che rendeva spesso impossibile manovrare efficacemente armi da lancio più complesse.

The miniatures, half of the 13th century, illustrate the biblical Joshua’s defeat by Ai and the extermination of the Ammonites, led by Nahash. As usual, representations are updated at the time of implementation and therefore shows military actions with weapons, equipment and techniques typically medieval. Both depict two scenes of siege and the common factor which emerges is the exclusive use by the defenders of the towers of bows and crossbows. In fact, it was often made use of more powerful weapons in the defense such as big crossbows (they are documented in 1376 in the castle of Casale), little trebuchet (if it sees one also depicted in the miniature illustrating the extermination of the Ammonites), as well as, exceptionally and only in the case of fortifications more complex than the simple tower, big trebuchets.

It must be noted that the use of bows and crossbows presented, in the case of the defense of a tower, undeniable advantages: greater flexibility and adaptability to the evolution of the conflict, as well as greater precision and rate of fire (as the damage which these weapons were capable of inflicting were relatively modest). It must not however forget that, in conflict situations, the top of the tower were reinforced with wooden structures also useful to the dropping defense or, at least, with rocker panels of wood (cloaks) hinged between the two successive battlements, which often made it impossible to operate effectively a defense engine.