La miniatura, opera di un artista di ambito francese della metà del XIII secolo, illustra l’episodio biblico della costruzione della torre di Babele. Accanto ad alcuni temi noti delle raffigurazioni di genere, si possono notare in questo esempio anche due scalpellini intenti a sbozzare e squadrare i blocchi di pietra (in basso a destra) e, per quanto interessa in questa sede, un argano a ruota.
Si tratta di un’invenzione romana, nota e stabilmente utilizzata nei cantieri edili medievali per sollevare carichi di rilevante peso, che sfrutta il principio moltiplicatore della puleggia e dell’incremento del raggio della ruota-verricello. Si valuta che un argano di grandi dimensioni come quello raffigurato potesse offrire un vantaggio meccanico di 14 a 1: applicando una forza di 50 Kg, un uomo sarebbe stato in grado di alzarne 3.500, ovviamente al lordo della dispersione dovuta all’attrito delle corde.
The miniature, work of an artist of French area of the mid-13th century, illustrates the Biblical story of the building of the tower of Babel. Next to some well-known themes of the representations of gender, in this example we can also see two stonemasons intent to hew and square stone blocks (bottom right) and a winch-wheel. It is a Roman invention, known and regularly used in medieval building sites to lift loads of considerable weight. It uses the principle of the multiplier and increase the radius of the pulley-wheel winch. It is estimated that a winch large as the one depicted could offer a mechanical advantage of 14 to 1. Applying a force of 50 Kg, a man would be able to bring up a weigh of about 3.500 Kg, obviously gross of the dispersion due to the friction of the strings.
La miniatura, opera del 1370 circa assegnata a Rudolf von Ems, mostra anch’essa la costruzione della torre di Babele. A differenza della precedente, essa raffigura due paranchi a mano, probabilmente montati su albero mobile. In uso sin dall’antichità, il loro vantaggio meccanico dipendeva dal numero di carrucole del sistema; ma, in linea di massima, non erano adatti al sollevamento di carichi gravosi: tutt’al più, come mostrato dall’immagine, si potevano sollevare canestri di malta e piccoli blocchi di pietra. Interessante, al riguardo, la soluzione della pinza raffigurata sulla destra, in grado si ancorare saldamente i materiali sollevati sfruttando il loro peso. Completano la raffigurazione un operaio intento a preparare la calce (sulla sinistra) e due scalpellini all’opera sotto una tettoia di paglia.
The miniature, work of 1370 assigned to Rudolf von Ems, shows the building of the tower of Babel too. Unlike the previous picture, this one depicts two hand hoists, probably mounted on a movable shaft. Used since antiquity, the mechanical advantage of these machineries depended on the number of pulleys of the system, but, in principle, they were not suitable for lifting heavy loads. At most, as the picture shows, the workers could lift baskets mortar and small stone blocks. The solution of the clamp shown on the right is very interesting: you can raise the materials and securely anchor them by exploiting their weight. A worker busy to prepare lime (on the left) and two stonemasons at work under a thatched roof complete the representation.